lunedì 22 luglio 2024

Le virtù cardinali e teologali riconosciute dalla tradizione cattolica sono 7.

Secondo la dottrina cattolica per «virtù» s’intende una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Essa consente alla persona non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé. 



Quali e quante sono le virtù teologali e cardinali? 


Le virtù teologali sono tre e sono Fede, Speranza e Carità.  


Le virtù cardinali invece sono quattro e sono:  

Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.


Le quattro virtù cardinali perché sono chiamate così? 



Le virtù cardinali sono: 

la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza

Sono chiamate virtù cardinali perché hanno una funzione di “cardine” (cioè di pilastro, di sostegno fondamentale) e tutte le altre si raggruppano attorno a esse. 

Sono le più importanti dell’agire umano. 

Sono anche denominate virtù umane principali. 

In particolare: 


la Prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare. La Giustizia è la virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è a loro dovuto. 


La Giustizia verso gli uomini dispone a rispettare i diritti di ciascuno e a stabilire nelle relazioni umane l’armonia che promuove l’equità nei confronti delle persone e del bene comune. 


La Fortezza è la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza, nella ricerca del bene. Essa rafforza le decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale. La virtù della fortezza rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare le prove e le persecuzioni. Dà il coraggio di giungere fino alla rinuncia e al sacrificio della propria vita per difendere una giusta causa. 


La Temperanza è la virtù morale che modera l’attrattiva dei piaceri e rende capaci di equilibrio nell’uso dei beni creati. Essa assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene i desideri entro i limiti dell’onestà.


Le 3 virtù teologali perché sono chiamate così? 


    Fede       -       Carità       -       Speranza


Le virtù teologali, Fede, Speranza e Carità, sono chiamate così perché riferite a Dio (Théos) e sono il risultato della presenza in ogni cristiano dello Spirito Santo, che agisce sulle facoltà e supplisce alle fragilità. 


In particolare: 


Per la Fede i cristiani credono in Dio e credono a tutto ciò che Egli ha rivelato loro e che la Chiesa propone di credere; 


per la Speranza il cristiano desidera e aspetta da Dio la vita eterna e la grazia per meritarla; 


per la Carità il cristiano ama Dio al di sopra di tutto e il proprio prossimo come se stesso per amore di Dio, secondo il comandamento di Gesù: 

Questo è il mio comandamento: 

che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati (Gv 15, 22). 


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giovedì 4 luglio 2024

Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro ?

Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Pietro Antonio Matteo Balsamo, due persone o forse lo stesso individuo, noto con il Nome di Alessandro, Conte di Cagliostro o più Semplicemente Cagliostro, avventuriero, esoterista e alchimista italiano. 

Data di Nascita :  2 giugno 1743, Palermo   

Data di Morte  :  26 agosto 1795, San Leo 


Mi soffermerei in particolare su quando, dopo le accuse e la prigionia, “Cagliostro” tenta di farsi concedere il perdono da Papa Pio VI. 

Stabilito che gli ordinari rituali massonici sono di per sé suscettibili dell'accusa di eresia, quelli della Massoneria Egizia di Cagliostro sono giudicati certamente eretici e a conferma di questo assunto, negli interrogatori “Cagliostro” viene trascinato in discussioni teologiche: l'ignoranza di “Cagliostro” intorno alle nozioni più elementari di catechismo finisce per aggravare, agli occhi dei giudici del Sant'Uffizio, la sua posizione. Consapevole della situazione disperata in cui si trova, il 14 dicembre 1790 “Cagliostro” scrive al Papa:


Papa Pio VI. 


« Beatissimo Padre, Giuseppe Balsamo, proteso ai piedi della S.V., reo di essere fondatore di una società massonica (senza però che sapesse che sì fatte società fossero proibite dalla Santa Sede) alla quale società diede una Costituzione non composta da lui, ma cavata da un libro manoscritto che gli venne alle mani in Inghilterra, sotto il nome di Giorgio Cofton, purgato da lui, come credette da tutto ciò che vi era di cattivo, e ben si persuadeva di averlo fatto quanto bastasse perché, data da leggere  la detta costituzione al cardinal di Rohan e all'arcivescovo di Bourges, non fu da essi avvertito che vi fosse dentro qualche cosa di male, ma fu soltanto dal secondo consigliato a levarvi le due quarantene per la rigenerazione fisica e morale come due inezie, delle quali due pratiche perciò non ne ha mai fatto uso. Ora, istruito dal P. Contarini che nella costituzione suddetta vi sono cose cattive e contrarie alla S. Fede Cattolica, da lui ritenuta mai sempre fermamente nel cuore, egli le detesta e si protesta disposto ad abiurarle tutte nella maniera che gli sarà imposta dal S. Tribunale, ed a subire quelle pene che merita il suo gravissimo fallo; e pentito di vero cuore ne domanda umilmente perdono al Signore e lo spera dalla sua infinita misericordia, benché se ne riconosca indegno. Indi, rivolto alla Paterna clemenza della Santità Vostra, implora con calde lagrime pietà solamente per l'anima sua, supplicandola di dar rimedio allo scandalo gravissimo da lui dato al Mondo, ancorché questo si debba fare con lo strazio più crudele e pubblico della sua persona. Della Santità Vostra indegnissimo figlio Giuseppe Balsamo peccatore pentito. » 


Il 7 aprile 1791 il Sant'Uffizio emise la sentenza:  


« Giuseppe Balsamo reo confesso e respettivamente convinto di più delitti, è incorso nelle censure e pene tutte promulgate contro gli eretici formali, dommatizzanti, eresiarchi, maestri e seguaci della magia superstiziosa, come pur nelle censure e pene stabilite tanto nelle Costituzioni Apostoliche di Clemente XII e Benedetto XIV contro quelli che in qualunque modo favoriscono e promuovono le società e conventicole de' Liberi Muratori, quanto nell'Editto di Segreteria di Stato contro quelli che di ciò si rendano debitori in Roma o in alcun luogo del Dominio Pontificio.

A titolo però di grazia speciale, gli si commuta la pena della consegna al braccio secolare nel carcere perpetuo in una qualche fortezza, ove dovrà essere strettamente custodito, senza speranza di grazia. E fatta da lui l'abjura come eretico formale nel luogo della sua attual detenzione, venga assoluto dalle censure, ingiungendogli le dovute salutari penitenze.

Il libro manoscritto che ha per titolo Maçonnerie Égyptienne sia solennemente condannato come contenente riti, proposizioni, dottrina e sistema che spiana una larga strada alla sedizione, ed è distruttivo della religion cristiana, superstizioso, blasfemo, empio ed ereticale. E questo libro stesso sia pubblicamente bruciato dal ministro di giustizia insieme cogl'istromenti appartenenti alla medesima setta. 


Con una nuova Costituzione Apostolica si confermeranno e rimuoveranno non meno le Costituzioni de' Pontefici Predecessori, quanto anche l'accennato Editto di Segreteria di Stato proibitivi delle Società e Conventicole de' Liberi Muratori, facendosi nominatamente menzione della Setta Egiziana, e dell'altra volgarmente chiamata degli Illuminati, con stabilirsi contro tutti le più gravi pene corporali e segnatamente quelle degli eretici contro chiunque o si ascriverà o presterà a favore di tali sette. »


Il cappuccino Francesco Giuseppe di San Maurizio è condannato a dieci anni, da scontare nel suo convento dell'Ara Coeli; Lorenza, la cui testimonianza è stata determinante per la condanna di Giuseppe Balsamo (forse Cagliostro) è assolta: rimase tuttavia per quindici anni nello stesso convento di Sant'Apollonia. Dal 1806 fu la portinaia del Collegio Germanico di piazza Sant'Apollinare, dove morì d'infarto  l'11 maggio 1810.

                                         

Ricerca di Giancarlo Bertollini  

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Perché i Lavori massonici si aprono sulla prima pagina del Vangelo di Giovanni.

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giovedì 27 giugno 2024

Massoneria, una vicenda tra storia e leggenda

di Simone Morichini

In periodi storici di incertezza e confusione nascono e si sviluppano le più bizzarre speculazioni su chi governa il mondo e su come vengano organizzati complotti per conquistare e mantenere il potere. E, come un fiume carsico, riemergono le teorie sulla Massoneria come una sorta di “grande vecchio” che tira i fili dell’economia e della politica. Eppure le origini dei Liberi Muratori affondano le radici in ideali condivisibili come la fratellanza universale, la tolleranza e il rispetto per il libero arbitrio. Come mai allora questa sinistra fama acquisita dalla Massoneria nel corso dei secoli? 



La Massoneria moderna, nascita e miti fondativi


È allora opportuno ripercorrere i momenti fondativi e le tradizioni storiche della Loggia dei Liberi Muratori. Per ricostruire le vicende della Massoneria moderna, non si può non fare riferimento alla data del 24 giugno 1717, giorno della festività di san Giovanni Battista, quando quattro logge di Londra si riuniscono sotto la presidenza di Christopher Wren e mettono a punto l’unificazione di un’unica organizzazione, la Gran Loggia di Londra, alla cui gran maestranza viene posto Antony Sayer. Come scrive Christian Jacq in La Massoneria: storia e iniziazione: “Gli avvenimenti del 1717 segnano l’attesa nascita di una Massoneria che s’eleva verso le cime intellettuali, abbandonando il vecchio condizionamento manuale e incolto. 


Tutti gli storici sono comunque d’accordo sul fatto che gli intellettuali hanno finito col rimpiazzare gli artigiani. Il processo ebbe inizio nel secolo XVII, quando principiarono a formarsi le logge dei Massoni detti ‘accettati’, perché non praticavano professioni artigianali. È per tale motivo che si designa l’antica comunità con l’espressione ‘Massoneria operativa’ e la nuova comunità con quella di ‘Massoneria speculativa’”. 


Pertanto, il 24 giugno 1717 viene assunta come l’inizio di una nuova dinamica della Massoneria in cui le logge dei liberi muratori vengono a esser composte quasi esclusivamente di “accettati”. Da sempre, la corporazione dei liberi muratori ha ispirato misteri e leggende in quanto erano loro, i lavoratori delle costruzioni, dai muratori agli architetti, ad aver costruito, sin dall’antichità, strutture come l’arca di Noè e il tempio di Salomone e si riteneva, quindi, fossero in possesso di chissà quali poteri e segreti. Soprattutto in epoca moderna, appassionati di esoterismo appartenenti all’aristocrazia e alla borghesia cercavano di accedere a queste “logge” pagando un certo corrispettivo non essendo dei “liberi muratori”. Vi sono alcuni punti da tenere ben presenti quando si ricostruiscono le origini della massoneria moderna. 


In primo luogo, proprio la fusione delle quattro logge nella Gran Loggia di Londra diede modo di elaborare una sorta di Costituzione del neonato organismo. Essa fu delineata nel 1721 dal pastore presbiteriano James Anderson, rivista da un comitato di massoni con a capo Jean-Théophile Desaguliers e pubblicata nel 1723. Essa consta di quattro parti: storia leggendaria dell’ordine, “arte” massonica, “doveri” e regolamento per le logge. In secondo luogo è bene evidenziare che esistono alcuni momenti essenziali per la costruzione del rituale “speculativo” della Massoneria. E sono essenzialmente due: un insieme di leggende e i segni di riconoscimento. 


Per quanto riguarda il primo punto, i principali testi di riferimento sono i due manoscritti Halliwell (o anche detto Regio, scritto in forma di poema) e Cooke (redatto in prosa), risalenti ai secoli XIV e XV e dove si fa esplicito riferimento al viaggio di Euclide in Egitto, alla figura del mastro costruttore Jabal fino a inserire i temi dell’arca di Noè, al tempio di Salomone e del suo leggendario architetto Hiram Abiff. 


Sul secondo elemento, si può senz'altro dire che le parole o i segni di riconoscimento costituiscono i tratti “speculativi” della Massoneria moderna. L’obiettivo è puramente pratico e riguarda una sorta di iter da seguire per quanto riguarda i lavoratori dell’industria della costruzione. La “parola massonica” toccava tutti coloro che avevano attraversato un regolare apprendistato corporativo e, grazie a ciò, ci si distingueva da tutti gli altri lavoratori che, pur in grado di svolgere quella professione, non avevano seguito questo particolare percorso. In tal maniera, capimastri e imprenditori legati alla Massoneria riconoscevano i lavoratori “validi” da quelli “non validi” proteggendo così la corporazione. 


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I QUATTRO VIAGGI

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In ricordo del nostro Grande Fratello Manlio Maradei

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Parliamo di Tarocchi con l'Apprendista

 

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Un pensiero sui Tre Gradi dell'Ordine

 

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martedì 18 giugno 2024

Una ricerca sui Sublimi Maestri Perfetti del XIV

Sublimi Maestri Perfetti - società segreta operante in Italia settentrionale nella prima metà del XIX secolo ad opera di alcuni Massoni che avevano dato origine in precedenza all'organizzazione detta Adelfia (o anche Filadelfia) e di elementi provenienti dalla Carboneria.


La denominazione di tale società è di ispirazione massonica in quanto è la fusione delle denominazione di due gradi massonici: quello di "Maestri Perfetti" e quello di "Sublimi Muratori".

Nel XIV Grado si parla del Tempio sotterraneo che il Patriarca Enoch fece realizzare rasentando la perfezione, dove si riunivano i Grandi Eletti, Perfetti e Sublimi Massoni per conservare e poi diffondere l’Arte Reale. 

Sebbene le notizie sulle origini siano frammentarie, la fondazione della società viene fatta risalire al 1818 ad Alessandria ad opera di Filippo Buonarroti. Le finalità che la società si riproponeva erano quelle di coordinare le azioni delle varie società segrete che venivano formandosi al tempo nel contesto del Risorgimento tra Piemonte e Lombardia, fra cui la Federazione Italiana guidata dal Conte Federico Confalonieri, partecipando anche ai moti del 1821.
 

Filippo Giuseppe Maria Ludovico Buonarroti 
(Piccola ricerca storica).
(Pisa, 11 novembre 1761 - Parigi, 16 settembre 1837) è stato un rivoluzionario italiano naturalizzato francese. 
Comunista Sognatore.
''Si strappino i confini delle proprietà, si riconducano tutti i beni in un unico patrimonio comune, e la patria - unica signora, madre dolcissima per tutti - somministri in misura eguale ai diletti e liberi suoi figli il vitto, l'educazione e il lavoro''. 

(Filippo Buonarroti, Cospirazione per l'uguaglianza, 1828)
È stato uno dei più importanti rivoluzionari europei del primo Ottocento, discendente della famiglia dell'artista rinascimentale Michelangelo Buonarroti. 

L'organizzazione settaria del Buonarroti. 

La setta buonarrotiana cambia spesso nome: nota all'inizio con il nome di Adelfia, diventa poi la Società dei Sublimi Maestri Perfetti, infine il Mondo. 

Essa non ha nulla a che vedere né con la massoneria, né con la carboneria: è una setta a parte. Tuttavia Buonarroti disponeva la propria organizzazione entro una cornice massonica: lavorando prevalentemente in zone ove esisteva una lunga tradizione della nostra Comunione e d'altra parte essendo la massoneria, se non proprio favorita, almeno tollerata da molti governi, egli rivestì la struttura esterna della setta, (per esempio i formulari e i riti) di una forte patina massonica. Ciò tuttavia era pura esteriorità: l'organizzazione buonarrotiana, che pure conosceva la distinzione in tre gradi, tendeva alla realizzazione di fini che non erano assolutamente massonici: l'avvento della piena sovranità popolare, la proclamazione della repubblica, l'attuazione della comunione dei beni. 

La Società dei Sublimi Maestri Perfetti, inoltre, si distingueva da tutte le altre sette. Aveva delle peculiari caratteristiche come l'assoluto mistero che circondava il grado superiore agli occhi del grado inferiore. Ciascuno dei tre gradi aveva 
un fine proprio: anzitutto l'iniziato al secondo grado sapeva che lo scopo della setta era la realizzazione della sovranità popolare, ma ignorava del tutto il programma di comunione dei beni, conosciuto solo dagli iniziati al terzo ed ultimo grado. 

Nel '700 illuminista il principio di tolleranza troverà una conclusiva definizione nel Traité sur la tolérance (1763) di Voltaire e la sua pratica attuazione nella Costituzione degli Stati Uniti d'America (1791) a cui seguiranno la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino il 26 agosto (1789), il Protocollo finale del Congresso di Vienna (1815); con il primo riferimento anche alla difesa delle minoranze etniche), il Trattato di Berlino del 1878, i Quattordici punti di Thomas Woodrow Wilson (1918), il Patto della Società delle Nazioni (1920), lo Statuto delle Nazioni Unite (1945), Dichiarazione islamica dei diritti dell'uomo (1981), Carta di Algeri: Dichiarazione Universale 
dei Diritti dei Popoli (1976) ed altre solenni dichiarazioni. 

Nel quattordicesime grado (Loggia di Perfezione) c’è un forte richiamo alla Legge Morale piuttosto che a una Giustizia che si impone con delle  Norme. “Il Maestro Scozzese è sempre pronto a ben operare e non parla mai dei suoi Fratelli per calunniarli o dirne male“. 

(Sempre ricordando che gli Uomini nascono Liberi, ma con capacità diverse). 


Se gli Uomini restano Liberi NON SONO UGUALI

Se sono Uguali NON SONO LIBERI


E a proposito di Tolleranza: 

« La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l'illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi » 

di Karl Popper 

Proclamato baronetto dalla regina Elisabetta II nel 1965, Karl Popper nel 1976 è ammesso come membro alla Royal Society. Egli si ritira dall'insegnamento nel 1969 ma rimane intellettualmente attivo fino al 1994, anno della sua morte. Durante la sua vita Popper viene insignito di diversi 
riconoscimenti, tra cui il Premio Lippincott dell'American Political Science Association, il Premio Sonning, la Medaglia Otto Hahn per la Pace e l'ingresso alla Royal Society, alla British Academy, alla London School of Economics, al Kings College di Londra e al Darwin College di Cambridge. 
Anche l'Austria gli riserva diversi riconoscimenti. 

Ricerca e integrazioni di Giancarlo Bertollini 

giovedì 30 maggio 2024

Equità e Giustizia

 “Chi siamo?  Da dove veniamo?  Dove stiamo andando”?


Noi siamo prima Costruttori, poi Cavalieri e infine Sacerdoti e siamo qui per amministrare la Giustizia in termini di Uguaglianza intesa come EQUITA’. 

Siamo qui per migliorare noi stessi per poi contaminare l’Umanità ed è ora che i Fratelli passino ai Fatti, alla Giustizia Massonica. 

Vi ricordo che la Giustizia inizia già dal primo grado, quando diciamo di “essere sempre onesti, solerti e benemeriti cittadini, ossequienti alle Leggi dello Stato”. 


(Ricordiamo che siamo l’unica Obbedienza Esoterica Occidentale.). 


Nel quarto grado c’è un invito all’obbedienza e all’introspezione. Il silenzio porta a riconoscere il valore della parola e siamo noi a scegliere quando parlare con consapevolezza . 

C’è la chiave spezzata ma il Maestro Segreto sa già dove risiede la  Giustizia con Equità. 


Nel nono grado si supera il dualismo di “Vendetta /Giustizia” con il perdono di Salomone, poiché Johaben è l’unico che ha capito il messaggio divino e che, con il taglio della testa di Abiram, ha forse ricomposto dentro di se i due opposti. 


Nel quattordicesime grado (Loggia di Perfezione) c’è un forte richiamo alla Legge Morale piuttosto che a una Giustizia che si impone con delle  Norme. “Il Maestro Scozzese è sempre pronto a ben operare e non parla mai dei suoi Fratelli per calunniarli o dirne male“. 

(Sempre ricordando che gli Uomini nascono Liberi, ma con capacità diverse). 


Se gli Uomini restano Liberi NON SONO UGUALI

Se sono Uguali NON SONO LIBERI


Nel diciottesimo grado il Massone si affida a “Fede, Speranza e Carità per proseguire il cammino verso la Verità che conduce alla Libertà con Giustizia ed Equità. La Legge che guida l’Umanità deve essere riprogettata al proprio interno perché sia adeguata all’evoluzione e al progresso. Per questo il Cavaliere Principe Rosa+Croce dovrà conoscere altre realtà, percorrendo le strade del Mondo con Tolleranza ma, come diceva Karl Popper, “la Tolleranza verso gli Intolleranti porterà alla sconfitta dei Tolleranti con la loro conseguente estinzione e la tragica vittoria degli Intolleranti”. 


Nel trentesimo grado la caratterizzazione è data dall’abbattimento delle Colonne, dei Simboli conosciuti, per andare oltre i pregiudizi e le conoscenze acquisite. Si resiste all’oppressione con la parola, la penna e la spada. La Giustizia con Equità si ottiene attraverso il rispetto della Libertà altrui e verso chi è leso nei suoi  Diritti.

Per raggiungere tale Equilibrio ed Armonia, ogni cosa deve stare al proprio posto; il che fece dire a Tommaso d’Aquino: 


“Una cosa non è giusta perché Dio lo vuole, 

ma Dio lo vuole perché è giusta”.


Soltanto così i contrari si possono risolvere nell’Unità, per ricordare di agire come Cavalieri al servizio del Bene, del Vero, del Giusto. 


                            di Giancarlo Bertollini


Libertà - Uguaglianza - Fratellanza

Carissime Sorelle e carissimi fratelli, 

con questo lavoro volevo parlare di un solo termine ma scrivendo mi sono reso conto della difficoltà di tenere separati i termini del trinomio per i continui richiami massonici tra loro. 

Sottolineo la necessità di aggiungere ad ogni termine l’aggettivo Massonico. 

Nella ricerca di vecchi lavori e notizie di altri prese dal WEB, sui concetti iniziatici di Libertà Massonica, Uguaglianza Massonica e Fratellanza Massonica, disgiunti dai loro significati profani, dove vengono usati in molti modi e spesso con significati diversi, ho constatato che occorre dar loro una specifica connotazione se vogliamo analizzarli e approfondirli senza incorrere in errori e, magari inavvertitamente, confondere aspetti e concetti apparentemente molto simili. 

Solo per fare un esempio, il termine Fratellanza è usato nel mondo cattolico per indicare coloro che sono fratelli e sorelle; esiste poi la fratellanza musulmana per la quale solo i seguaci di Maometto sono fratelli, mentre gli altri uomini sono degli infedeli degni solo del disprezzo e dell’odio, fino alle estreme conseguenze 

Il concetto di Uguaglianza è stato trattato e a volte bistrattato da filosofi, economisti, politici fino a diventare uno dei pilastri dell’utopia marxista. 

Noi dobbiamo intendere l’Uguaglianza Massonica come EQUITA’, non dare a tutti le stesse cose, ma dare a tutti le stesse opportunità. 



Cliccate sull'immagine
per leggere la tavola completa.

Noi sappiamo che la Fratellanza Massonica e l’Uguaglianza Massonica hanno significati e connotazioni proprie, inconfondibili, e queste riflessioni cercheranno di portare un contributo del tutto personale all’approfondimento di tali significati. 
Non parliamo poi della Libertà, uno dei termini più usati ed abusati dagli uomini, sia quando in buona fede la difendono sia quando in malafede cercano di offenderla e di mutilarla.  

Del resto l’uomo da sempre ha potuto brandire la sua libertà e sfidando ogni condizionamento, ogni istinto, ogni modello, ha cercato di costruire cose nuove. 

G.L.D.I. - Ripassiamone la Storia

Da Riccardo Granata a Giovanni Ghinazzi

martedì 28 maggio 2024

Tratto da un lavoro di un Fratello

La Massoneria è una associazione fraterna che utilizza simboli e rituali per trasmettere lezioni morali e filosofiche. 

I primi tre livelli, o gradi, della massoneria sono noti come i Gradi Azzurri o Simbolici. 

Questi gradi sono: 

Apprendista, Compagno d'Arte e Maestro Massone

Ognuno di questi gradi ha insegnamenti specifici che possono essere applicati alla vita quotidiana. 

Ecco un'esplorazione di ciò che ciascun grado insegna: 


1. Apprendista (Primo Grado). 

- Simbolismo e Insegnamenti

- Iniziazione e auto-miglioramento: 

L'iniziazione al grado di Apprendista rappresenta l'inizio del viaggio personale, attraverso i Simboli, verso l'auto-miglioramento. 

Gli insegnamenti sottolineano l'importanza della conoscenza di sé e della consapevolezza personale.

- Moralità e Virtù: 

Si enfatizza l'importanza della moralità, della rettitudine e dell'integrità personale. Gli apprendisti sono incoraggiati a vivere secondo alti standard etici.

- Simboli e Lavoro: 

Strumenti di lavoro come il martello e lo scalpello simboleggiano la disciplina e il lavoro assiduo necessari per scolpire la propria mente e carattere, proprio come un muratore scolpisce la pietra.

Applicazione nella Vita Reale:

- Auto-riflessione: 

L'individuo è incoraggiato a riflettere sulle proprie azioni e pensieri, cercando costantemente di migliorarsi.

- Integrità: 

Vivere una vita di integrità, onestà e rispetto per gli altri.

- Lavoro Duro: 

Impegnarsi nel lavoro e nelle attività quotidiane con dedizione e determinazione. 


 2. Compagno d'Arte (Secondo Grado).

Simbolismo e Insegnamenti

- Crescita Intellettuale e Scoperta: 

Il grado di Compagno d'Arte pone l'accento sulla crescita intellettuale e sulla ricerca della conoscenza.

- Armonia e Equilibrio: 

Insegna l'importanza dell'armonia e dell'equilibrio nella vita, sia a livello personale che nelle relazioni con gli altri.

- Geometria e Scienza: 

Viene data importanza alla geometria e alle scienze come strumenti per comprendere meglio il Mondo e l'Universo.

Applicazione nella Vita Reale:

- Educazione Continua: 

Valorizzare l'importanza dell'educazione e della conoscenza continua.

- Bilanciare Vita e Lavoro: 

Cercare di mantenere un equilibrio tra gli impegni professionali e la vita personale.

- Curiosità Intellettuale: 

Coltivare un senso di meraviglia e curiosità, cercando di comprendere meglio il mondo e le sue leggi. 


 3. Maestro Massone (Terzo Grado).

Simbolismo e Insegnamenti

- Maestria e Autorevolezza (Leadership): 

Il grado di Maestro Massone rappresenta la maestria, non solo nelle arti operative, ma anche nella vita.

- Mortificazione e Resurrezione: 

Attraverso il simbolismo della morte e della resurrezione, insegna la trascendenza e il rinnovamento spirituale.

- Saggezza e Responsabilità: 

Sottolinea la saggezza acquisita attraverso l'esperienza e la responsabilità di guidare e aiutare gli altri.

Applicazione nella Vita Reale:

- Guida e Mentore: 

Assumere ruoli di Guida (leadership) con umiltà, guidando e supportando gli altri.

- Resilienza (adattabilità) e Rinnovamento: 

Affrontare le sfide della vita con resilienza e cercare costantemente opportunità di crescita e rinnovamento personale.

- Servizio agli Altri: 

Impegnarsi nel servizio alla comunità e nel supporto agli altri, utilizzando la propria saggezza ed esperienza per il bene comune.

In sintesi, i primi tre gradi della massoneria insegnano lezioni di auto-miglioramento, conoscenza, equilibrio, autorevolezza (leadership) e servizio. 

Applicando questi insegnamenti nella vita quotidiana, gli individui possono svilupparsi come persone migliori e contribuire positivamente alla società.

A chi dice che i riti massonici sono solo simbolici, rispondo che l’universo è pieno di simboli e di archetipi che ti aiutano nell’elevazione in un mondo spirituale.

                              Ho detto 🌿🌿🌿

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venerdì 17 maggio 2024

Una informazione Profana che ritengo di dover diffondere.

L'Europa non è uno Stato.

È un continente geografico frazionato in Stati.

Ognuno dei quali ha la sua storia, cultura, lingua, leggi, usi, costumi e tradizioni.


Non esiste la Cittadinanza Europea.


La UE non è altro che una società o associazione, i cui soci sono gli Stati. Il CdA è il Parlamento Europeo, ma chi decide sono gli Amministratori Delegati (le commissioni), che non rispondono a nessuno. 


E i risultati si vedono.


La bandiera della UE non è pure legalmente valida come istituzione, perché non rappresenta uno stato, ha la valenza della bandiera del benzinaio.


Così giusto essere un po' più precisi. 

Potete fregare tutti, qualche volta.

Potete fregare qualcuno, tante volte.

Ma NON POTETE fregare tutti sempre.

Solo la Correttezza e la Trasparenza pagano. 



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venerdì 10 maggio 2024

LA TAVOLA DI SMERALDO

Ripropongo il testo della Tavola di smeraldo, compendio della Tradizione Ermetica, attribuita ad Ermete Trismegisto e ritrovata in Egitto prima dell'era cristiana.

La Tavola di Smeraldo, attribuita ad Ermete Trismegisto, è forse il più importante documento della Tradizione Ermetica ed Alchemica. Essa fu trovata in Egitto in epoca alessandrina e la leggenda vuole che fosse scritta in una antichissima lingua sconosciuta. Una sua successiva versione in arabo fu tradotta in latino nel 1250. 

Questo è il testo in italiano:

"Il vero senza menzogna, è certo e verissimo.

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una.

E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento.

Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui.

La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso, dolcemente e con grande industria.

Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te.

È la forza forte di ogni forza, perciò vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo.

Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui.

È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.

Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato".

La Tradizione Ermetica dice che la Tavola, per rivelare il suo vero significato, dovrebbe essere letta centinaia di volte: essa nasconde due chiavi di lettura: nella prima si legge praticamente tutta la Grande Opera Alchemica il cui fine non è tanto la "fabbricazione" della Petra Filosofale, quanto la trasformazione profonda dell'Operatore. La seconda chiave di lettura indica il cammino spirituale che l'iniziato deve percorrere per raggiungere il Divino che è in se.

L'evoluzione della Materia dell'Universo che giunge all'autocoscienza ed arriva a pensare se stessa non è ancora compiuta: nella Tavola sono racchiusi i passi successivi che l'iniziato deve compiere.  

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mercoledì 8 maggio 2024

GNOSI, VERITA' E CONOSCENZA

Si fa un gran parlare del dovere restando però sul generico. Talvolta -è vero- si dice che abbiamo il dovere di cercare la verità, ma subito fra i Massoni nascono discussioni squisite sul concetto di verità; e poi quale verità? quella assoluta o quella relativa? 
E così ce ne andiamo a casa contenti di aver esercitato le meningi e le corde vocali. 
Ma il dovere dovrà pur avere una concretezza, uno scopo, un traguardo. Altrimenti resterebbe un parlar vano. 

Peggio ancora, il “dovere inesplicabile” diventerebbe comodo alibi per il pigro e per l’egoista. 

Proviamo allora a circoscrivere il dovere destinato al Cavaliere Kadosh. 
La conoscenza! 

Sì, la conoscenza è il dovere essenziale dal quale discendono tutti gli altri diritti-doveri come la libertà, la lotta alla tirannia eccetera. Senza conoscenza non si vede la tirannia quando è ancora possibile combatterla, senza conoscenza non si usano le armi più adatte, senza conoscenza di se stessi e del mondo non esiste libertà ma soltanto illusione di libertà. E così via. 

Io credo a questa connotazione del dovere, ma essendo ormai abituato a coltivare il dubbio, ogni cavaliere potrà descriverlo in maniera diversa e magari migliore. 

Resta da dire che conoscenza, al livello più alto, significa vedere infine il mondo delle cause e non soltanto quello degli effetti. Qualcuno ci arriva per dono della sorte o del GADU; altri possono arrivarci allenandosi con vigore nella conoscenza umanamente possibile. 

Estratto dai lavori del Fr. Manlio Maradei 


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martedì 7 maggio 2024

Nuova Società - Massoneria. Guerreri (Gran Loggia degli Alam): “Troppe Obbedienze piccole e incontrollabili”

10/05/2019

Articolo su Nuova Società

Giancarlo Guerreri è un biologo, e scrittore e commediografo (l’ultima sua fatica è il “Il mistero di Leonardo da Vinci” ) che, come tanti torinesi nati negli anni 50, si è appassionato ai misteri della Torino magica sognando sui libri di Peter Kolosimo.

Un percorso che lo ha portato a diventare Gran Maestro aggiunto e referente piemontese della Gran Loggia degli Alam (Antichi Liberi Accettati Muratori). La seconda ubbidienza d’Italia per numero di adepti (9 mila) dopo il Grande Oriente d’Italia (23 mila).


Quale ruolo ha la massoneria oggi?


Con il termine generico “Massoneria” si intendono moltissime realtà iniziatiche, molte delle quali di massonico hanno ben poco. Sarebbe più corretto domandare il ruolo di ogni singola Obbedienza, tenendo presente che se ne contano oltre 180 di associazioni che tentano di identificarsi sotto varie etichette massoniche, molte delle quali irregolari, vale a dire prive di una reale tradizione.

Nella massoneria ci si occupa prevalentemente di finalità filosofico culturali e non di politica (come accadde nell’ 800 con l’impegno della libera muratoria nella formazione degli Stati liberali). La nostra è una ricerca di elevazione spirituale tesa a migliora la conoscenza di se stessi.


Perché tanta paura e diffidenza anche sul fronte politico?


Si ha paura di ciò che non si conosce e i tempi della P2 sono passati da un pezzo.

Personalmente auspico cambi questa classe politica e i suoi punti di vista. Noi cerchiamo il dialogo con tutti, anche con il mondo politico. Le nostre porte sono aperte e ognuno dei fratelli può candidarsi e votare cosa preferisce. Se poi non mi piace questo governo è una mia considerazione personale.


Nel mirino vi sono quei principi di segretezza e riservatezza a cui vi attenete?


Il giuramento di segretezza impone di non comunicare ai profani i nomi dei fratelli, tuttavia ciascun massone è però libero di manifestare all’esterno la propria appartenenza. Vi è poi il fattore riservatezza che riguarda in particolare gli aspetti rituali delle nostre cerimonie ed il nostro modo di essere. Noi come Alam non abbiamo bisogno di essere segreti, pur avendo esigenze di riservatezza,come ha ricordato il Gran Maestro Antonio Binni.


Non parlate di politica, ma intanto Lega e Cinquestelle vi ripudiano…


Lega e Cinquestelle si sono espresse contro la massoneria. Non ne capiamo il motivo, ma anche di fronte alle chiusure noi, privi di preconcetti e vincoli, cerchiamo un dialogo con tutti e al momento vedo spiragli con la Lega, mentre la radicalità dei pentastellati lascia poche speranze.


Quale dialogo con la Lega?


Non c’è ovviamente ancora nulla di ufficiale, ma ritengo presumibile che dopo le elezioni qualcosa si possa muovere per una possibile apertura. Qualche passo per cancellare un veto nei nostri confronti a mio avviso privo di serie motivazioni. Vogliamo il dialogo, ma se non è possibile non è un problema. Insomma ci aspettiamo un mutamento nei rapporti con la politica.


Perché un biologo come lei fa parte dei liberi muratori?


Ritengo che un percorso di crescita iniziatica, all’interno di una grande Obbedienza, possa favorire l’attitudine mentale a conoscere e comprendere.

Come biologo non mi sono mai posto limitazioni intellettuali che potessero impedirmi di analizzare seriamente ulteriori ambiti di conoscenza superando quell’artificioso “distinguo” tra ricerca scientifica e indagine esoterica.


Quali contrasti tra le varie obbedienze?


In realtà le principali Obbedienze non polemizzano tra loro, condividendo i principi fondamentali e spesso anche i rituali della tradizione massonica universale. I problemi sorgono soprattutto per il proliferare di piccole Obbedienze. Su questo pesa la mancanza di una legge dello Stato regolamenti la nascita e la crescita di associazioni che portino il nome di “Massoneria” Ciò crea gran confusione e certo non tutela le Obbedienze Regolari, riconosciute da analoghe istituzioni in altri Paesi.

Come abbiamo evidenziato nelle precedenti domande il movimento politico che guida la città di Torino è esplicitamente avverso alla massoneria.

Le posizioni dei politici spesso lasciano molto perplessi. Coloro che dovrebbero guidare il nostro Paese con intelligenza e spirito illuminato si rivelano spesso essere degli uomini normali, carichi di pregiudizi e di limiti, che affrontano temi e problemi più grandi di loro.

La Massoneria, essendo adogmatica e virtualmente scevra da pregiudizi, si pone con mente aperta verso chiunque dimostri di essere per bene e libero da costrizioni ideologiche.

Attualmente alcuni partiti si pongono in palese contrasto con la Massoneria, esattamente come fece Mussolini nel 1923, proclamando l’incompatibilità tra Massoneria e fascismo. Due anni dopo, nel 1925 iniziò una vera repressione che portò i fascisti a bruciare per tutto il ventennio anche numerose Logge. Insomma nulla di nuovo sotto il Sole.


Come vi ponete di fronte ai cambiamenti politici e sociali sotto la Mole?


Non mi risulta che esista una linea precisa e definita proposta dalla nostra Obbedienza. Coloro che avendone le competenze desiderino fare delle proposte concrete e impegnarsi sul piano politico lo possono fare, indipendentemente dalla loro appartenenza ad Ordini massonici. I Fratelli potranno liberamente sostenere queste persone tenendo presente le loro reali capacità e ispirazione.


Anche il Vaticano è storicamente avverso al mondo delle logge…


Nel 1974 Il Prefetto per la dottrina della Fede, Ferenc Seper,autorizzò l’iniziazione di cattolici a logge che non cospirino contro la Chiesa. Nel 1983 il suo successore, cardinale Joseph Ratzinger, dichiarò che “rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa cattolica sulle associazioni massoniche” benché il nuovo Codice di Diritto Canonico non le menzioni. Al momento sono in corso dei tentativi di avvicinamento al Vaticano,contro il quale la GLDI non dimostra alcun atteggiamento di ostilità.


Torino ha una forte tradizione massonica ed esoterica…


A Torino è sorta nel 1859 Ausonia, la prima Loggia italiana e la città vanta una grande “memoria storica ed esoterica”, nata sia dalla superstizione che dalla reale presenza di fatti e personaggi. Alcuni nomi famosi hanno contribuito a diffondere il suo alone di mistero, pensiamo a Gustavo Rol e ai simboli massonici ed esoterici che abbondano sui palazzi torinesi. Andando alle origini vicino Torino, alla Sacra di San Michele, vi è lo splendido Portale dello Zodiaco, carico di simbolismi protomassonici, opera di quel maestro Nicolao e dei suoi scalpellini (maestri comacini), precursori nella costituzione delle prime Logge.


La libera muratoria è in buona salute?


La Massoneria si preoccupa relativamente poco dei numeri, preferisce valutare la qualità dei propri affiliati. Oggi la GLDI conta oltre 9000 ed è in costante crescita. Il nostro proselitismo è un’operazione lunga e delicata.

I fratelli esperti che sondano le caratteristiche di coloro che bussano alla nostra porta, richiedono il Casellario Giudiziale e i Carichi Pendenti. Un percorso anche di oltre un anno che dimostra un approccio quanto mai prudente.

Non si placano le accuse nei confronti della massoneria di lobbysmo mentre continuano ad aprirsi fascicoli giudiziari

Non condanniamo certo tutta la Chiesa per i comportamenti di alcuni preti. Non posso negare che qualche iscritto a sedicenti organizzazioni “massoniche” possa aver contribuito a creare ponti con ambienti illeciti, purtroppo non esistendo una Legge sulle Associazioni, legge che le Grandi Obbedienze nazionali si auspicano di poter veder presentata al più presto. Tali fatti deplorevoli potranno riempire ancora le pagine dei giornali per alimentare quel sentimento di disapprovazione verso la massoneria che non trova alcuna giustificazione. Si tratta di generalizzazioni che non toccano la nostra realtà dove più che segreti siamo riservati.


Nelle logge prevalgono persone con importanti ruoli professionali e censo elevato?


Nei nostri Templi sono accolti uomini e donne con una laurea e persone che, pur non avendo compiuto studi particolari, si sono dimostrate, per doti personali e per intelligenza, assolutamente degne di farne parte. Non esistono discriminazioni di nessun genere e coloro che si occupano delle valutazioni dei Profani devono stabilire se il Candidato sia spinto solo da superficiale curiosità o da sincero desiderio di migliorare se stesso.


Cosa contraddistingue la Grande Loggia?


La Gran Loggia d’Italia degli Alam è la più numerosa obbedienza mista latomistica (sinonimo di massoneria, dal grego tagliare affinare la pietra, in una sorta di scavo segreto per elevare l’uomo) del nostro Paese (le donne sono state ammesse negli anni 50). La GLDI promuove la cultura, con convegni e approfondimenti storico filosofici, e la solidarietà aiutando alcune Onlus. 


Donne e massoneria. Non le pare una surreale e anacronistica discriminazione?


Le rispondo con un ovvio “Si” che ritengo non richieda ulteriori spiegazioni.


Nella sua ricerca esoterica come vede il ritorno del bisogno di spiritualità?


Sebbene con approcci differenti che noi chiamiamo ancora scientifici ed esoterici, in realtà studiamo comuni fenomeni,ai quali diamo solo differenti spiegazioni. Purtroppo, o per fortuna, ogni nuova scoperta, e quelle della Fisica Quantistica ne sono un esempio, tende a rendere più fragili le nostre convinzioni. Ogni cambiamento di visione risulta essere doloroso, ma altrettanto necessario.

Viviamo in una Società dei contrasti in cui: l’apparente materialismo imperante si scontra con un dilagante spiritualismo, che si esprime tanto nelle forme religiose tradizionali, quanto nei più disinvolti movimenti New Age.

Non escludo che sia proprio l’attuale visione materialista a scatenare delle reazioni che alimentano la consapevolezza di una nuova maggior spiritualità.

 

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