Le virtù cardinali e teologali riconosciute dalla tradizione cattolica sono 7.

Secondo la dottrina cattolica per «virtù» s’intende una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Essa consente alla persona non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé. 



Quali e quante sono le virtù teologali e cardinali? 


Le virtù teologali sono tre e sono Fede, Speranza e Carità.  


Le virtù cardinali invece sono quattro e sono:  

Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.


Le quattro virtù cardinali perché sono chiamate così? 



Le virtù cardinali sono: 

la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza

Sono chiamate virtù cardinali perché hanno una funzione di “cardine” (cioè di pilastro, di sostegno fondamentale) e tutte le altre si raggruppano attorno a esse. 

Sono le più importanti dell’agire umano. 

Sono anche denominate virtù umane principali. 

In particolare: 


la Prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare. La Giustizia è la virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è a loro dovuto. 


La Giustizia verso gli uomini dispone a rispettare i diritti di ciascuno e a stabilire nelle relazioni umane l’armonia che promuove l’equità nei confronti delle persone e del bene comune. 


La Fortezza è la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza, nella ricerca del bene. Essa rafforza le decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale. La virtù della fortezza rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare le prove e le persecuzioni. Dà il coraggio di giungere fino alla rinuncia e al sacrificio della propria vita per difendere una giusta causa. 


La Temperanza è la virtù morale che modera l’attrattiva dei piaceri e rende capaci di equilibrio nell’uso dei beni creati. Essa assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene i desideri entro i limiti dell’onestà.


Le 3 virtù teologali perché sono chiamate così? 


    Fede       -       Carità       -       Speranza


Le virtù teologali, Fede, Speranza e Carità, sono chiamate così perché riferite a Dio (Théos) e sono il risultato della presenza in ogni cristiano dello Spirito Santo, che agisce sulle facoltà e supplisce alle fragilità. 


In particolare: 


Per la Fede i cristiani credono in Dio e credono a tutto ciò che Egli ha rivelato loro e che la Chiesa propone di credere; 


per la Speranza il cristiano desidera e aspetta da Dio la vita eterna e la grazia per meritarla; 


per la Carità il cristiano ama Dio al di sopra di tutto e il proprio prossimo come se stesso per amore di Dio, secondo il comandamento di Gesù: 

Questo è il mio comandamento: 

che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati (Gv 15, 22). 


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