Secondo la dottrina cattolica per «virtù» s’intende una disposizione abituale e ferma a fare il bene. Essa consente alla persona non soltanto di compiere atti buoni, ma di dare il meglio di sé.
Quali e quante sono le virtù teologali e cardinali?
Le virtù teologali sono tre e sono Fede, Speranza e Carità.
Le virtù cardinali invece sono quattro e sono:
Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.
Le quattro virtù cardinali perché sono chiamate così?
Le virtù cardinali sono:
la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza.
Sono chiamate virtù cardinali perché hanno una funzione di “cardine” (cioè di pilastro, di sostegno fondamentale) e tutte le altre si raggruppano attorno a esse.
Sono le più importanti dell’agire umano.
Sono anche denominate virtù umane principali.
In particolare:
la Prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare. La Giustizia è la virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è a loro dovuto.
La Giustizia verso gli uomini dispone a rispettare i diritti di ciascuno e a stabilire nelle relazioni umane l’armonia che promuove l’equità nei confronti delle persone e del bene comune.
La Fortezza è la virtù morale che, nelle difficoltà, assicura la fermezza e la costanza, nella ricerca del bene. Essa rafforza le decisione di resistere alle tentazioni e di superare gli ostacoli nella vita morale. La virtù della fortezza rende capaci di vincere la paura, perfino della morte, e di affrontare le prove e le persecuzioni. Dà il coraggio di giungere fino alla rinuncia e al sacrificio della propria vita per difendere una giusta causa.
La Temperanza è la virtù morale che modera l’attrattiva dei piaceri e rende capaci di equilibrio nell’uso dei beni creati. Essa assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene i desideri entro i limiti dell’onestà.
Le 3 virtù teologali perché sono chiamate così?
Le virtù teologali, Fede, Speranza e Carità, sono chiamate così perché riferite a Dio (Théos) e sono il risultato della presenza in ogni cristiano dello Spirito Santo, che agisce sulle facoltà e supplisce alle fragilità.
In particolare:
Per la Fede i cristiani credono in Dio e credono a tutto ciò che Egli ha rivelato loro e che la Chiesa propone di credere;
per la Speranza il cristiano desidera e aspetta da Dio la vita eterna e la grazia per meritarla;
per la Carità il cristiano ama Dio al di sopra di tutto e il proprio prossimo come se stesso per amore di Dio, secondo il comandamento di Gesù:
Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati (Gv 15, 22).
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