SERIETA’ - SENNO - BENEFICIO e GIUBILO

Riflessioni di un Compagno per il Nuovo Millennio. 

         Debbo confessare il profondo imbarazzo che mi ha suscitato questa riflessione in quanto, dopo l’iniziazione, per una libera scelta, per l’espressa volontà di tentare quel “salto di qualità” che porta ad abbandonare le esperienze “impure” della vita profana e dedicarsi alla crescita interiore, vissuta realmente come morte e rinascita, con la convinzione che far del bene ad un Fratello significa far del bene a se stessi, mi sono chiesto COSE’ LA MASSONERIA ?  ed ho  subito pensato “qualche Fratello mi aiuterà a comprenderlo” (dico a comprenderlo e non certo a spiegarmelo) ed ancora “ma praticandola forse potrò arrivarci da solo” e poi ancora “perché ci sono entrato?” “perché ci sono entrati gli altri?” 


·        Per trovare appoggi e vantaggi nella vita profana ?

·        Per superare un momento di sconforto ? 

·        Per fare carriera, magari politica ?

·        Per guadagnare potere interno ?

·        Per sfoggiare cultura ?


E  mi  son  detto,  ma questa  non  può  essere  Massoneria !


E  ALLORA ? 

         Come il primo giorno ho ripercorso i principi fondamentali della Libera Muratoria dove il Fratello, obbedendo alla legge morale, si obbliga a non avere, politicamente pregiudizi di sorta ed a seguire la religione sulla quale tutti gli uomini dovrebbero essere d’accordo: 

essa consiste nell’essere buoni, sinceri, modesti e persone d’onore, qualunque sia il Credo che li distingue e poi


-   La SERIETA’

Che deve contraddistinguere il Fratello nel carattere, nei costumi e nella vita.


-   Il SENNO

    Che deve contraddistinguere il Fratello nell’operare e giudicare con prudenza e saviezza.


-   Il BENEFICIO

    Che deve contraddistinguere il Fratello negli atti e nelle concessioni con cui fà del bene agli altri, per giovar loro spiritualmente o materialmente.


-   Il GIUBILO

Che deve contraddistinguere il Fratello per quel sentimento di intima ed intensa gioia, manifestato nelle parole e negli atti,  provocato dal  comportamento  e  dal  RISPETTO  di  se  e  degli  altri. 


    Con questi principi e con l’esercizio delle virtù, si può comprendere come la Libera Muratoria tenda, nel culto della giustizia, a conoscere e far conoscere l’uomo, conducendolo verso il perfezionamento attraverso l’educazione.


Proprio per questo la Libera Muratoria non può essere fine a se stessa, ma si comporta in modo da far migliorare, da far “lievitare” il mondo in cui vive: quello della famiglia, della Società, del Paese d’origine e dell’Umanità, cercando sempre di onorare lo sforzo dei passati Maestri teso a fare del mondo intero un’ideale grande Famiglia nello spirito di:  


LIBERTA’  -  UGUAGLIANZA  -  FRATELLANZA



In questo studio molto mi sta aiutando, come credo ai Fratelli, il vedere i SIMBOLI. 

Come ho avuto modo di segnalare nel mio primo lavoro

sul significato dei SIMBOLI:

     

    Un simbolo nasce la dove ad un dato reale, un numero, una parola, un segno, una pianta, un’immagine, un edificio, in breve ad una cosa, si conferisce un senso più profondo di quanto essa non possieda nella sua mera sussistenza reale, quando a queste cose ed alle loro forme si attribuisce una maggiore dignità ed un più alto valore di quanto ad esse non spetti propriamente, quando alla cosa esteriore si dà un più profondo valore morale o spirituale, rendendola così immagine di processi spirituali non  altrimenti  rappresentabili. 

Così come le persone sciocche son piene di certezze, le persone intelligenti son piene di dubbi ed io mi sono ben guardato dal coltivare certezze, tentando di essere intelligente e preparandomi ad affrontare un duro lavoro pieno di dubbi, un duro lavoro di ricerca interna, sapendo che occorre ed occorrerà volontà e decisione, ma con la speranza di migliorare la conoscenza di me stesso.

     Quando, sopraffatto dall’emozione, ho prestato giuramento, come tutti i Fratelli, mi sono impegnato a conservarmi onesto, a rispettare le leggi dello Stato, a combattere il vizio e propugnare la virtù, a consacrare la mia esistenza al bene ed al progresso dell’Umanità ed a prestare aiuto ed assistenza ai Fratelli ovunque si trovino, affinché, come me, possano sempre contare sulla più ampia solidarietà spirituale.

     Questo giuramento scalda le mie vene, dandomi il senso dell’appartenenza, facendomi sentire più forte, più sereno e più fiducioso per l’avvenire; ricordandomi sempre che rispettare gli altri significa rispettare se stessi.  

     Leggo e spesso sento dire che il desiderio di conoscenza è quello che ti aiuta a superare qualunque ostacolo ed a dimenticare la nozione del tempo, visto che non è possibile programmare in quanto tempo si potrà raggiungere la conoscenza, perché non siamo tutti uguali, ma ognuno cerca di raggiungere “la cima” con i propri mezzi, dimenticando, a volte, la differenza tra scuola “profana” e vita “iniziatica”. 

     Mentre la scuola “profana” insegna ad avere (licenza, laurea, lavoro, posizione), la seconda aiuta il Fratello a perfezionarsi, aiuta ad  essere  e non certo ad  apparire


     Per i dubbi che sempre continuo a coltivare, ho pensato che il buon Massone non può credere di raggiungere la perfezione “la cima”, in quanto, con ogni probabilità la cima, per gli umani, non esiste, (arrivandoci si incontrerebbe il GADU che la  occupa) ma esiste solo una crescita costante nel tentativo di perfezionarsi, una crescita costante,  

verso la conoscenza, verso la luce, verso l’infinito ! 


                  Giancarlo Bertollini 

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