giovedì 14 marzo 2024

Equità e Giustizia !

“Chi siamo?  Da dove veniamo?  

Dove stiamo andando”?


Noi siamo prima Costruttori, poi Cavalieri e infine Sacerdoti e siamo qui per amministrare la Giustizia in termini di Uguaglianza intesa come EQUITA’. 


Siamo qui per migliorare noi stessi per poi contaminare l’Umanità ed è ora che i Fratelli passino ai Fatti, alla Giustizia Massonica. 


Vi ricordo che la Giustizia inizia già dal primo grado, quando diciamo di “essere sempre onesti, solerti e benemeriti cittadini, ossequienti alle  Leggi dello  Stato”.


(Non dimentichiamo che siamo l’unica Obbedienza Esoterica Occidentale).

 

Nel quarto grado c’è un invito all’obbedienza e all’introspezione. Il silenzio porta a riconoscere il valore della parola e siamo noi a scegliere quando parlare con consapevolezza. C’è la chiave spezzata, ma il Maestro Segreto sa già dove risiede la  Giustizia con Equità.

 

Nel nono grado si supera il dualismo di  “Vendetta /Giustizia” con il perdono di Salomone, Johaben è l’unico che ha capito il messaggio divino e, con il taglio della testa di Abiram, ha forse ricomposto dentro di se i due opposti.

 

Nel quattordicesime grado (Loggia di Perfezione) c’è un forte richiamo alla Legge Morale piuttosto che a una Giustizia che si impone con delle Norme.      


“Il Maestro Scozzese è sempre pronto a ben operare e non parla mai dei suoi  Fratelli per calunniarli o dirne male “. 


(Sempre ricordando che gli Uomini nascono Liberi, ma con capacità diverse. 

Se gli Uomini restano Liberi NON SONO UGUALI

se sono Uguali  NON SONO LIBERI ).


Nel diciottesimo grado il Massone si affida a “Fede, Speranza e Carità per proseguire il cammino verso la Verità che conduce alla Libertà con Giustizia ed Equità. 

La Legge che guida l’Umanità deve essere riprogettata al proprio interno perché sia adeguata all’evoluzione e al progresso. Per questo il Cavaliere Principe Rosa+Croce dovrà conoscere altre realtà, percorrendo le strade del Mondo con Tolleranza, ma, come diceva Karl Popper, “la Tolleranza verso gli Intolleranti porterà alla sconfitta dei Tolleranti con la loro conseguente estinzione e la tragica vittoria degli  Intolleranti”.


Nel trentesimo grado la caratterizzazione è data dall’abbattimento delle Colonne, dei Simboli conosciuti, per andare oltre i pregiudizi  e  le conoscenze acquisite. Si resiste all’oppressione con la parola, la penna e la spada. 

La Giustizia con Equità si ottiene attraverso il rispetto della Libertà altrui e verso chi è leso nei suoi  Diritti.

Per raggiungere tale Equilibrio ed Armonia, ogni cosa deve stare al proprio posto; il che fece dire a Tommaso d’Aquino:

 

Una cosa non è giusta perché Dio la vuole, ma Dio la vuole perché è giusta”.

 

Soltanto così i contrari si possono risolvere nell’Unità, per ricordare di agire sempre come Cavalieri al servizio del Bene, del Vero, del Giusto.

 

E’auspicabile che le Commissioni di Giustizia tornino ad essere operative


Fr\Giancarlo Bertollini\               

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