Quando, per l’Iniziazione, si lasciano i “metalli” fuori dal Tempio, ci si impegna a dimenticare i problemi e gli screzi della Vita Profana ed a considerare Tutti Fratelli; purtroppo non sempre questo avviene ed alcuni portano qualche metallo all'interno del Tempio (dimenticando che se qualche "metallo" entra, all'interno del Tempio c'e' l'Atanor per fonderlo) continuando ad esprimersi ed a comportarsi da Profani, anche all'interno del luogo che per noi è (e deve restare) SACRO, per questo assume un carattere di decisiva importanza l’assoluto rispetto della Ritualità in ogni Ordine e Grado. I Fratelli che, realmente, cercano la Luce curando il miglioramento interiore, lo dimostrano lasciando sempre i “metalli” fuori dal Tempio e riprendendone meno ad ogni uscita, fino a quando non ne riprenderanno alcuno e continueranno a vivere e pensare da Fratelli anche fuori, nella Vita Profana, contribuendo così al Miglioramento dell’Umanità intera. Per ottenere questo abbiamo un grande bisogno di Maestri.
Cosa dire, se non ricordare che, i Veri Maestri, insegnano con l’Esempio della loro Vita, del loro Pensiero, del loro comportamento, del loro Stile; mentre i Docenti insegnano con la loro Cultura e le loro Dissertazioni, a volte non richieste, magari dimenticando di dare Esempio di Vita. I Fratelli tutti, e me per primo, hanno sicuramente bisogno di buoni Maestri e probabilmente meno di Docenti.
A questi Fratelli sento il dovere di ricordare un mio pensiero che ho avuto modo di esprimere alcuni anni or sono e che continuo a considerare la Base di ogni vicinanza:
PER AVERE UN FRATELLO
TU DEVI ESSERE UN FRATELLO !
Solo con la Tolleranza ed il Rispetto per gli altri si potrà ottenere l’Uguaglianza (intesa come Equità) e non certo continuando a chiederla senza riconoscerla e senza mai ricordare che:
Si ascolta con le Orecchie ma si Sente con il Cuore.
Si guarda con gli Occhi ma si Vede con il Cervello
e che continuando ad usare sempre e solo la Lingua, la crescita si farà ancor più difficile sino a divenire una lontana Illusione.
Per quanto attiene al nostro futuro, continuo ad essere ottimista per la qualità che vedo negli Apprendisti della mia Loggia e per l’Impegno e la Serietà dei miei Fratelli delle Camere di Perfezionamento, confidando che Qualità, Impegno e Serietà si rivelino contagiosi.
Giancarlo Bertollini
In un racconto Zen, si narra di un giovane allievo che chiese al suo Maestro che cosa avrebbe dovuto fare per raggiungere l’illuminazione.
RispondiEliminaIl Maestro ordinò all’allievo di entrare in uno stagno. Poi, gli mise una mano sul capo e lo costrinse a restare a lungo sott’acqua. Quando l’allievo riuscì finalmente ad emergere, il Maestro disse: ti ricordi quanto desideravi l’aria mentre eri sott’acqua?
Per raggiungere l’illuminazione, devi desiderarla esattamente allo stesso modo.
Bisogna essere quindi, uomini di desiderio, innanzitutto.